Italia a rischio obesità infantile
Si confermano allarmanti i dati sull’obesità infantile in Italia: secondo uno studio promosso dal Ministero della salute e dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, giunto alla terza edizione, nel nostro Paese, infatti, un bambino di 8-9 anni su tre è particolarmente grasso o sovrappeso . Nello specifico, si tratta del 32,3 percento di una popolazione campione composta da oltre 46mila alunni di circa 20mila classi terze della scuola primaria, stima che, seppure leggermente al ribasso rispetto alla rilevazione del 2008, (allora la percentuale fu del 35,2, sommando obesi, 12 percento, e bimbi troppo in “carne”, 23,2, che oggi, invece, si attestano rispettivamente al 10,2 e al 22,1) rinsalda la Penisola ai primi posti della speciale classifica europea sull’eccesso ponderale infantile.
Il triste primato dell’obesità infantile spetta a quelle centromeridionali: in Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise e Puglia si supera addirittura la percentuale del 40 percento; seguono Calabria, Sicilia ed Umbria dove si oscilla tra il 33 e il 40. Il Lazio, invece, come gran parte del centro-nord, si attesta nella percentuale nazionale, tra il 25 e il 33 percento. Chiudono la classifica Sardegna, Trentino e Valle d’Aosta con percentuali inferiori al 25.
Il primo passo verso la salute consiste dunque nel cambiamento delle abitudini alimentari, a partire dalla prima colazione che, come sottolineano gli esperti, rappresenta il pasto più importante della giornata: «Deve essere bilanciata e contenere nelle giuste proporzioni carboidrati, proteine e grassi buoni»
Il mondo delle alghe e dell’agroindustria può dare una mano non indifferente.
Nel video sopra, la campagna di comunicazione Coca Cola, che sottolinea gli sforzi messi in campo dall’azienda per produrre bevande a basso contenuto calorico e si ricordano agli spettatori tutti i cibi ipercalorici. Coca Cola è la multinazionale che utilizza la Stevia (nella light) anziché lo zucchero per dolcificare le bibite ed abbattere appunto le 140 calorie della bevanda gasata.
Ricordiamo che la città di New York si sta preparando a vietare le bibite zuccherate formato ‘maxi’ in ristoranti, cinema e stadi. Ma Coca-Cola assicura che lo spot non nasce come replica alle critiche.