La Microcogenerazione: il motore Stirling
L’invenzione del motore Stirling, detto anche motore ad aria calda di Stirling, è una evoluzione dei motori ad aria calda preesistenti, che all’inizio del 1800 competevano con il motore a vapore per fornire energia meccanica ai macchinari industriali (in opifici e miniere) della prima rivoluzione industriale in Inghilterra. In particolare l’invenzione di Stirling riguardò l’adozione di un recuperatore di calore che effettivamente risultò essere il dispositivo adatto per migliorare in modo notevole il rendimento del motore.
Un’altra sua caratteristica è la possibilità di funzionare senza ricorrere a valvole: le sole parti in movimento infatti sono il pistone e il dislocatore. Quest’ultimo muove il fluido termovettore da una parte all’altra del cilindro producendo una variazione nella pressione. Ciò provoca lo spostamento del pistone che, grazie a un generatore, viene trasformato in elettricità.
Proprio per l’assenza di valvole e avendo il 50% di parti in movimento in meno rispetto a un motore a combustione interna, il motore Stirling produce rumore al di sotto dei 65dBA e ha una vita utile compresa tra 40.000 e 60.000 ore di funzionamento. La combustione isolata, rispetto alla lubrificazione degli organi in movimento, non rende necessari grandi lavori di manutenzione e non richiede cambio d’olio.
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