I consumi globali di carne erano 71 milioni di tonnellate nel ’61 e sono arrivati a quasi 300 milioni nel 2012, secondo le stime della Fao. Nei prossimi vent’anni le proiezioni indicano un raddoppio. Ma per mettere un chilo di carne di manzo nel piatto di ognuno di noi, ci vogliono 192 metri quadri di terreno, 64 chili di grano e si producono 27 chili di CO2. Se la carne è di pollo, invece, bastano 64 metri quadri di terreno, 25 chili di grano e 7 chili di CO2 per ogni chilo messo nel piatto. Ma sono sempre troppi. Se i consumi di carne dovessero crescere come previsto, senza correzioni, interi continenti verrebbero rasi al suolo per far spazio alle coltivazioni da destinare a cibo per l’allevamento di animali.
La spirulina è la miglior fonte di proteine vegetali, con un contenuto proteico pari al 65%, più elevato di qualsiasi altro alimento naturale.
Le alghe appartengono al regno dei vegetali, si differenziano dalle piante superiori perché strutturalmente sono molto semplici.
Vengono definite tallofite perché il loro corpo vegetale è un tallo, ovvero una struttura priva di tessuti specializzati. Sono in grado di effettuare la fotosintesi essendo dotate di clorofilla e altri pigmenti. Fino ad oggi sono state classificate circa 30.000 specie di alghe.
Composizione delle alghe
Proteine: quantità abbondanti si trovano nella composizione delle Clorelle, Porfire e Spiruline.
Lipidi: il contenuto può variare dallo 0,1 al 6%. Per la maggior parte si tratta di acidi grassi insaturi.
Glucidi: il loro contenuto varia dal 40 al 68%. I più rappresentativi sono i polisaccaridi (alginati, carraghenani, agar agar).
Vitamine: sono in contenuto elevato, in particolare provitamina A, vitamina C, D, E, K oltre alle vitamine del gruppo B.
Sali minerali: rappresentano dal 3 al 18% della materia secca, spesso legata ai polimeri glucidici.
Si confermano allarmanti i dati sull’obesità infantile in Italia: secondo uno studio promosso dal Ministero della salute e dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, giunto alla terza edizione, nel nostro Paese, infatti, un bambino di 8-9 anni su tre è particolarmente grasso o sovrappeso . Nello specifico, si tratta del 32,3 percento di una popolazione campione composta da oltre 46mila alunni di circa 20mila classi terze della scuola primaria, stima che, seppure leggermente al ribasso rispetto alla rilevazione del 2008, (allora la percentuale fu del 35,2, sommando obesi, 12 percento, e bimbi troppo in “carne”, 23,2, che oggi, invece, si attestano rispettivamente al 10,2 e al 22,1) rinsalda la Penisola ai primi posti della speciale classifica europea sull’eccesso ponderale infantile.
Il triste primato dell’obesità infantile spetta a quelle centromeridionali: in Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise e Puglia si supera addirittura la percentuale del 40 percento; seguono Calabria, Sicilia ed Umbria dove si oscilla tra il 33 e il 40. Il Lazio, invece, come gran parte del centro-nord, si attesta nella percentuale nazionale, tra il 25 e il 33 percento. Chiudono la classifica Sardegna, Trentino e Valle d’Aosta con percentuali inferiori al 25.
Il primo passo verso la salute consiste dunque nel cambiamento delle abitudini alimentari, a partire dalla prima colazione che, come sottolineano gli esperti, rappresenta il pasto più importante della giornata: «Deve essere bilanciata e contenere nelle giuste proporzioni carboidrati, proteine e grassi buoni»
Il mondo delle alghe e dell’agroindustria può dare una mano non indifferente.
Nel video sopra, la campagna di comunicazione Coca Cola, che sottolinea gli sforzi messi in campo dall’azienda per produrre bevande a basso contenuto calorico e si ricordano agli spettatori tutti i cibi ipercalorici. Coca Cola è la multinazionale che utilizza la Stevia (nella light) anziché lo zucchero per dolcificare le bibite ed abbattere appunto le 140 calorie della bevanda gasata.
Ricordiamo che la città di New York si sta preparando a vietare le bibite zuccherate formato ‘maxi’ in ristoranti, cinema e stadi. Ma Coca-Cola assicura che lo spot non nasce come replica alle critiche.
Soddisfare i bisogni energetici di un edificio producendo combustibile attraverso delle micro alghe. È il sogno degli ingegneri della start-up Ennesys, di Nanterre, in Francia, che recupera le acque reflue per produrre elettricità e calore.
Biotek Engineering srl progetta e realizza complessi produttivi a sistema chiuso microalghe anche della specie Platensis Arthrospira o Spirulina. Il complesso produttivo è costituito da serra della superficie di mq 1000, da bio-reattori da sistema di cogenerazione alimentato a metano (caldo, freddo, energia elettrica, e CO2), da macchine e impianti ausiliari al sistema (illuminazione a led, pompe, ecc) da laboratorio biochimico , da magazzino per la conservazione e lo stoccaggio delle alghe
Il complesso è in grado di correggere in pochi secondi le due variabili fondamentali per la produzione delle microalghe: luce solare e temperatura (range 38° C – 40°C per la Spirulina). Il controllo di questi due parametri e l’apporto di CO2 per la nutrizione delle alghe permetto al sistema di produrre in quantitativi pressoché costanti, giornalmente, e in qualsiasi stagione dell’anno.
Il sistema chiuso utilizza acqua (ph 12) depurata per osmosi inversa da rispettivo impianto. L’acqua, terreno della coltivazione, viene sempre riutilizzata, in quanto ricca di microalga, non è mai a contatto con l’aria, grazie al sistema di coltivazione in photobireattori. Inoltre contribuisce alla cattura della CO2 in atmosfera in quanto tutte le alghe si nutrono (fotosintesi) di anidride carbonica in quantità maggiori rispetto alle piante. A dimostrazione di ciò l’industria chimica sta utilizzando le microalghe per ridurre le emissioni in atmosfera (Protocollo di Kyoto).
Anche la crescita è più veloce della piante, generalmente l’alga raddoppia il proprio peso ogni giorno.
La raccolta avviene giornalmente sottovuoto, senza contatto con l’aria e direttamente imbustata in sacchi di polietilene di diversa grandezza ai fini della commercializzazione
La shell life della spirulina può arrivare anche ai cinque anni se conservata ad una temperatura che oscilla fra i 15°C e i 20°C.
Gli utilizzi della spirulina sono molteplici: integratori, antiossidanti, miglioramento della pelle, anoressia, cancro, etc.
La giovane azienda può scegliere di produrre spirulina per destinarla al mercato dei mangimi per animali terrestri ed acquatici.
Il prodotto può essere commercializzato al 100% spirulina oppure miscelato (mix) ad altri prodotti nutritivi per animali. Basti pensare che 2 grammi di Spirulina al giorno possono mantenere in vita un essere umano (fonte ONU e Organizzazione Mondiale della Sanità).
In sostanza la Spirulina va a sostituire totalmente o integrare tutte le proteine a base di carne e di pesce necessari alla nutrizione degli animali velocizzandone la crescita, incrementandone la conversione metabolica e la fecondità.
La spirulina copre e soddisfa tutto il fabbisogno di amminoacidi degli animali terrestri ed acquatici.
Lo stesso sistema grazie a piccoli accorgimenti può essere utilizzato per la produzione di biodiesel
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