Il mercato delle insalate nel 2012
In base ai dati Istat, nel 2012 la coltivazione delle insalate (lattuga e indivia riccia e scarola) in Italia ha coperto una superficie di poco più di 30.000 ettari, con una produzione di oltre 700.000 tonnellate. Le lattughe tra serra e pieno campo occupavano una superficie a livello nazionale di quasi 20.200 ettari, mentre l‘indivia ha interessato nel complesso poco meno di 10.000 ettari.
Nell’ambito della coltivazione in pieno campo, nell’ultimo triennio (media 2010-2012) la regione più importante è la Puglia, con il 29% degli investimenti, seguita da Campania (11%), e Sicilia (10%). In coltura protetta, dominano il panorama nazionale la Campania e il Lazio rispettivamente con il 37% e 32% del totale.
Export
Secondo quanto riportato dal Cso, i quantitativi di insalate destinati all’estero nel 2012 hanno raggiunto le 186.000 tonnellate, pari a un +13% rispetto alla precedente annata. In termini di valore, l’export italiano di insalate ha invece sfiorato i 300 milioni di euro (+21% rispetto al 2011), evidenziando l’incremento tendenziale del prezzo medio di esportazione.
Le insalate italiane sono destinate per il 94% del totale ai paesi dell’Unione Europea (27) in cui il mercato di riferimento è la Germania (38%).
Import
Le importazioni di insalate in Italia mostrano una tendenza all’aumento, arrivando a sfiorare nel 2012 le 100.000 tonnellate (+13%). Il prezzo medio di importazione, al contrario, pare essere in lieve decremento. La merce di provenienza spagnola rappresenta il 45% del totale, seguita dai Paesi Bassi (in aumento al 25%). Tunisia ed Egitto rappresentano una quota del 2-3% complessivo.
Consumi
Nel 2012, i quantitativi di insalate acquistati al dettaglio dalle famiglie italiane evidenziano un lievissimo calo (-1%) rispetto all’anno precedente. Il valore, al contrario, incrementa progressivamente raggiungendo 1,37 milioni di euro, segnando così un +5% rispetto al 2011, a causa di un prezzo medio in crescita.
Fonte Cso