Creato nel 1998 da Louis Albert de Broglie, questa collezione unica raccoglie 650 varietà di pomodori, provenienti da oltre 30 paesi offrendo una panoramica unica di questa pianta e frutto dalle ricchezze inaspettate.
L’idea è nata durante un viaggio in India e in Asia.
Che i francesi siano probabilmente imbattibili nella valorizzazione del proprio patrimonio agroalimentare è un fatto risaputo da tempo. Così, nasce nella fredda Valle della Loira, nota in tutto il mondo per i suoi splendidi vini a base Sauvignon o Chenin Blanc, un museo dedicato a uno dei simboli della gastronomia siciliana. L’ha creato un ex banchiere principe con la passione per l’agricoltura, di nome Louis Albert de Broglie.
L’obiettivo di Louis Albert de Broglie e di consentire un ampio pubblico di guardare, imparare e capire i problemi della conservazione della biodiversità , al fine di trasmettere alle generazioni future le basi essenziale per la sopravvivenza della specie.
I pomodori sono piantati a metà maggio con maturazione la metà di luglio . La produzione si protrae fino a ottobre .
Indice puntato, quindi, verso l’omologazione del gusto e contro i tanti pomodori che si trovano sui banchi dei supermercati che, secondo il Capo giardiniere del Conservatoire, il giovane Nicolas Toutain, «non hanno nessun profumo, nessun gusto». Nel museo non si potranno comprare pomodori, ma qualche seme sì, perché «basta un orticello, da qualche parte, per conservare una varietà».
Siamo convinti che far nascere un in Sicilia, in provincia di Ragusa un museo del pomodoro, degli ortaggi e delle piante aromatiche con sistema idro-aeroponica in serra bioclimata sia attrattore di visitatori da tutto il mondo nonché fonte di reddito per la società di gestione, la quale, potrà far generare reddito, oltre dai biglietti di ingresso e dei servizi accessori, dalla vendita dei prodotti orticoli, semi, e trasformati per tutto l’anno.
L’iniziativa può ampliarsi fino a comprendere la nascita di una banca del seme tesa alla conservazione e tutela della biodiversità presente in Sicilia.Abbiamo pensato anche al luogo più deputato a questa iniziativa “Il parco del Castello di Donnafugata”.
Biotek Engineering srl, in coerenza alla propria mission di divulgazione delle conoscenze e della conservazione della biodiversità, è disponibile a partecipare a tale iniziativa con quote di capitale e apporto delle tecnologie innovative necessarie al buon funzionamento dell’iniziativa.
Per info biotekengineering@gmail.com
Oggi Biotek Engineering ha sottoscritto a Firenze il Progetto integrato di ricerca in agricoltura a valere su Bando indetto dalla Regione Toscana. Il progetto, conformemente alle politiche della ricerca e dell’innovazione stabilite dal PRS 2011-2015, dall’Atto di indirizzo pluriennale in materia di Ricerca e Innovazione 2011-2015 e dal PRAF 2012-2015, intende promuovere azioni di sostegno al sistema pubblico della ricerca in stretto raccordo con il sistema produttivo regionale nel settore agricolo e agro-alimentare compreso.
Il progetto di ricerca fondamentale si occuperà:
a) valorizzazione delle proprietà salutistico-nutrizionali degli alimenti tradizionali e innovativi tramite la caratterizzazione di dette proprietà e dei componenti nutraceutici nelle materie prime e in quelle trasformate (composti bioattivi) anche con metodologie innovative come la metabolomica;
b) sviluppare nuove tecnologie e strumenti atti a garantire la sicurezza della catena alimentare (prevenzione, controllo, ecc.) accoppiando metabolomica dell’alimento e dei suoi consumatori;
c) valorizzazione degli aspetti che caratterizzano la qualità del prodotto e il rapporto tra prodotto, paesaggio, cultura e storia;
d) tracciabilità dei prodotti;
e) individuazione di prodotti innovativi e l’ampliamento della gamma commerciale.
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