L’agricoltura urbana consiste nel coltivare, trasformare e distribuire il cibo all’interno di contesti urbanizzati o peri-urbani, come città, villaggi, ecc. L’agricoltura urbana può anche prevedere l’allevamento di animali, l’acquacultura, le pratiche agro-forestali e l’orticoltura, sia in contesti propriamente urbani sia in aree peri-urbane. La coltivazione urbana è normalmente praticata per produrre reddito o approvvigionamento di cibo, anche se in alcune comunità la motivazione principale è la ricreazione e/o uso intelligente del tempo libero[3]. Questo tipo di attività agricola contribuisce alla sicurezza alimentare e all’igiene in due modi: innanzitutto, incrementando la disponibilità di cibo per gli abitanti della città; inoltre, mettendo ortaggi, frutta, e carne, a disposizione dei consumatori urbani. Una forma comune ed efficiente di agricoltura urbana è la pratica con metodi biointensivi. Dal momento che l’agricoltura biointensiva promuove la produzione di cibo con risparmio energetico, l’agricoltura urbana e peri-urbana sono generalmente considerate pratiche sostenibili.
Nelle foto alcuni progetti sviluppati in vari paesi del globo. Un monito per la polita e per chi amministra le città. I nuovi piani regolatori delle città non possono sottrarsi alla necessità di destinare parte degli spazi all’agricoltura urbana.
Biotek Engineering Srl partecipa attivamente al progetto promosso dall’Università di Firenze per la realizzazione di un progetto pilota di una fattoria urbana mobile e smontabile nella città di Firenze utilizzando la tecnologia idroponica ed aeroponica.
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