Complesso produttivo ad alta densità consente attraverso la tecnologia aeroponica la coltura in serra bioclimata in qualsiasi zona del pianeta in quanto l’ impiantistica energetica è autonoma.
* Locale linea macchine seminatrice – germinazione – radicazione
* Superficie coltivazione a sistema aeroponico verticale
* Locale linea raccolta automatica – lavorazione-confezionamento in IVgamma
* Frigo camera – punto di carico
* Locale macchine tecnologiche- deposito
* Laboratorio analisi controllo produzione – qualità
* Locale dei servizi igienici
L’impianto è realizzato coerente con il protocollo HACCP ed entrato a regime dopo 30 giorni è pronto dopo essere implementato
Il complesso produttivo viene dotato dei seguenti sistemi di produzione con impianti:
* Acqua da pozzo, da fiume o da mare viene trattata per osmosi inversa e sterilizzata agli UV.
* L’acqua utilizzata per la nebulizzazione alle radici viene ricircolata con ri – assettamento del PH e C.E. viene per apposita apparecchiatura rimessa in circolo.
* La Co2 proveniente dai fumi di scarico del gruppo di cogenerazione a gas metano viene depurata trattata con carbone attivi .
L’obiettivo è raggiungere prodotti orticoli di massima qualità con il minore spreco di risorse. In questo senso, Le coltivazione a sistema aeroponico concorrono a garantire l’ottenimento di prodotti alimentari caratterizzati da composizione e qualità costante, nonché certificati che consentono la rintracciabilità dei lotti di origine, delle materie prime utilizzate, la composizione pondera i dati del processo di lavorazione e confezionamento .
Il sistema colturale in Aeroponica garantisce un livello di qualità degli orticoli massimo costante e ripetitivo. Infatti l’attuale orticoltura , tra le sue esigenze primarie ha quello di produrre prodotti della qualita’ costante : forma, peso , colori e qualità organolettiche costanti, e senza pesticidi , in modo che questi risultino al consumatore sempre facilmente riconoscibili e pertanto di continua affidabilità.
Per raggiungere questo alto “livello” qualitativo occorre che durante tutte le fasi della coltivazione, siano tenute perfettamente sottocontrollo; numerosi parametri (temperatura,UR, luce,acqua,Co2, minerali) elementi che risultano determinanti per ottenere orticoli particolarmente pregiati, che si distinguono nettamente comparati a quelle di coltivazione tradizionale di classe ordinaria.
PSR Sicilia 2007/2013
Misura 312 – Azione B – “Produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili”
Si comunica che, a seguito di richieste, i termini di presentazione delle domande di aiuto della III sottofase del bando in regime “de minimis” pubblicato nella GURS n. 50 del 02/12/2011, fissati il 01/03/2013 sono prorogati al 18/03/2013.
Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto volto all’acquisto di impianti per la produzione di fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare, geotermico, etc)
Dimezzare gli sprechi di cibo per il 2020: e’ questo l’ambizioso obiettivo dell’Unione europea. Lo stesso che si e’ dato il Bundestag tedesco, mentre la Francia si e’ presa piu’ tempo, fissando la scadenza al 2025. A dare l’input a tutti e 27 gli Stati membri sara’ comunque Bruxelles, dove il commissario europeo all’ambiente, Janez Potocnik, e’ al lavoro per attuare la nuova strategia europea di uso efficiente delle risorse e bandire ogni tipo di spreco, dall’energia alle materie prime, fino agli alimenti, con relativa riduzione della produzione di rifiuti.
”Nell’Ue ci siamo dati come target quello di dimezzare lo spreco di cibo commestibile e di eliminare potenzialmente le discariche entro il 2020” ha detto il commissario Ue all’ambiente, Janez Potocnik. ”Meno sprechi alimentari – ha aggiunto Potocnik – porterebbero ad un uso piu’ efficiente dei terreni, un migliore gestione dell’oro blu, un impiego piu’ sostenibile del fosforo, con un impatto positivo sui cambiamenti climatici”. Alcune iniziative nazionali o a livello locale in Europa sono partite. ”In Francia stiamo mobilitando l’intera catena alimentare – spiega Guillaume Garot, ministro francese dell’agroalimentare – da produttori e industria, passando per la distribuzione, fino ai consumatori”. Anche nel Galles il governo e i comuni si stanno dando da fare. ”Affrontare il problema degli sprechi di cibo e’ una delle principali priorita’ per il governo del Galles – afferma John Griffiths, ministro dell’ambiente gallese – e ogni comune gallese fa una raccolta dei resti di cibo che copre nove famiglie su dieci”. Nella road map della Commissione Ue per un uso efficiente delle risorse, una produzione alimentare e un consumo sostenibile costituiscono una delle tre aree prioritarie da affrontare per realizzare uno sviluppo veramente eco-sostenibile.
Solo nell’Ue vengono sprecati 90 milioni di tonnellate di cibo l’anno e ogni cittadino ne getta nell’immondizia circa 180 kg. Gli sprechi delle famiglie sono quelli piu’ rilevanti (42% del totale), dopo la produzione (39%), la ristorazione (14%) e la vendita all’ingrosso e al dettaglio (5%).
Secondo la Commissione Ue, la filiera di alimenti e bevande negli Stati membri mangia il 28% delle risorse materiali e genera il 17% delle emissioni di gas serra dirette.
Montagne di cibo non consumato danno un grande contributo al riscaldamento globale e alla produzione di metano, un gas serra 21 volte piu’ potente della CO2.
E in questo contesto che si muove la nostra progettazione di impianti agroalimentari. Ridurre al massimo l’utilizzo di combustibili fossili, produrre quantitativi assorbibili dal mercato proponendo prodotti monoporzione che tengono conto dei fabbisogni di proteine, di vitamine, di amminoacidi, di calorie del consumatore target.
Fonte Ansa
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