Verical Farm a Singapore. Le fattorie nei centri storici delle città
L’idea di trasferire quello che da millenni si fa in aperta campagna in un grattacielo metropolitano è meno folle di quanto possa sembrare. Anziché sfruttare vasti appezzamenti per far crescere frutta e verdura, si può utilizzare lo spazio tridimensionale, moltiplicando la produzione degli ortaggi con strutture su più piani, e su più livelli per ogni piano. Non c’è più bisogno di zappare. “Al suo posto della terra si utilizza la coltura idroponica e/o aeroponica che permette di far crescere alimentate da composti nutrienti e acqua.
Le vertical farm hanno l’aspetto di laboratori scientifici hi-tech, illuminati da lampade a led e ventilati grazie a impianti di aria condizionata; i nuovi contadini, al posto del cappello calato sulla fronte e degli stivali infangati, indossano camici bianchi e guanti sterili.
Si può produrre tutto l’anno, indipendentemente dalle stagioni, dal maltempo o dalla siccità. E inoltre, si produce nello stesso posto dove consuma, il vero “chilometro zero”, abbattendo trasporti ed emissioni di gas serra.
Stiamo studiando come rendere l’edificio autosufficiente dal punto di vista energetico,
La filosofia che ci accompagna sono i cinque zeri: zero emissioni, zero pesticidi, zero energia, zero rifiuti e zero distanza.
Nel video la vertical farm di Singapore