Target Anziani: consumatori abitudinari, attenti ai prezzi e attratti dal marchio.
In America la vita dopo i 65 anni viene chiamata “ancore stage” (età del bis) o young seniority per distinguerla dalla fase del vero decadimento psico-fisico (old seniority o vecchiaia nel vero senso della parola). In Italia gli Over 65 rappresentano un’ampia porzione della popolazione e, per gli anni a venire, questa percentuale conferma una tendenziale proiezione alla crescita: attualmente rappresentano il 20% degli italiani e tra soli dieci anni costituiranno il 26% dei connazionali. Ma chi sono? Una volta candidi e sedentari, oggi sono persone attive nella nostra società. La pensione non rappresenta più per loro il passaggio alla vecchiaia, ma è sovente l’inizio di una nuova vita, dove si recupera la felicità persa negli ultimi anni (studi evidenziano un recupero del benessere equiparabile a quelli registrati per gli under 30).
Da indagini qualitative Tns, sono persone che tendenzialmente vivono positivamente il presente e guardano con apprensione il futuro tanto da temere di avere meno soldi, di perdere la salute e di rimanere da soli.
Equilibri fisici e mentali
Si sentono fisicamente in forma (nella fascia 60-69 anni il 70% ritiene di godere buona salute), ma anche autonomi (l’85% degli over 65 si percepiscono autosufficienti) e molto attenti al loro benessere (fanno sempre più sport) e al loro aspetto fisico (negli ultimi anni si è registrato un incremento rilevante dei prodotti di bellezza per questo target). Sono sempre più gli uomini e le donne che, arrivati alla pensione, non si fermano e ripartono, riappropriandosi della propria vita, viaggiando (un terzo degli over 65 va in vacanza almeno una volta all’anno), intraprendendo nuove attività lavorative e imprenditoriali, facendo volontariato (1/4 di loro per un valore pari 18,3 miliardi di euro) e cercando un nuovo equilibrio sentimentale (i divorzi negli ultimi 10 anni tra gli over 65 sono raddoppiati). La loro relazione con la famiglia è sempre più stretta: i senior supportano i figli tanto che in 10 anni quelli che aiutano sono passati dal 32 al 48%, ma al contempo sono anche sempre più sostenuti (quelli assistiti sono passati nello stesso periodo dal 25 al 47%).
Abitudini di acquisto
Sono consumatori tendenzialmente abitudinari, attenti ai prezzi e ancora molto attratti dalle marche in quanto forte riferimento qualitativo. Lo shopping è per loro un’attività importante, sono grandi frequentatori di supermercati (56%) meno dei negozi di quartiere (34%). La comunicazione spesso parla loro poco, e faticano a riconoscersi in essa (il 68% non apprezza le pubblicità solo per persone. Sono più informatizzati, infatti in 10 anni gli utilizzatori di pc sono passati da 3 a 14%, ma la ricerca di informazioni non è l’unico scopo. La rete è vissuta come luogo per relazionarsi (crescente presenza di over 65 su Facebook) e per acquistare su eBay. Rappresentano una parte ricca della popolazione: il 41% dei sottoscrittori di fondi con investimenti superiori ai 150 mila euro hanno più di 65 anni. Amano ancora pagare in contanti, ma si avvicinano all’uso di carte e strumenti di pagamento elettronici. E domani come sarà il profilo di questa popolazione? Oggi stanno cominciando ad andare in pensione i baby boomers, una generazione più istruita e,soprattutto, più informatizzata di quella presente. Ma questa è un’altra storia ancora da scrivere
fonti dei dati:
Mark Up
L’Italia in cifre -Istat 2011; Gli anziani negli anni zero/2 -
Censis; Essere anziano oggi. Una piattaforma per la maturità attiva, a cura di Nadio Delai – Ermenia 2008).